Ciao,
parlo per esperienza vissuta e racconto analogo, ma non ho riferimenti puntuali, se non , appunto, indicazioni di un fatto analogo che mi hanno raccontanto.
Lastrico solare di proprietà (inteso accatastato al proprietario con tanto di accesso tramite grata dal vano scale). Località di mare, palazzo di 3 o 4 piani. Il proprietario arriva e si vede sto tubo in acciaio che dal piano terra sale lungo il muro, supera la base del lastrico. Origine: la pizzeria (nuova) aperta nel negozio al piano terra. Peccato che si trova in mezzo alla vista mare per cui il proprietario aveva deciso l'acquisto del lastrico da usare come terrazzo privato essendo il suo appartamento il piano sotto.
Dopo quasi 2 anni di carte bollate, avvocati ed ingiunzioni il risultato è questo:
- era stato cmq comunicato all'assemblea condominiale a cui lui non va mai
- l'altezza dal lastrico al termine della canna erano quelle giuste (mi pare 2,5 m o giù di lì.
- la posizione era quella concordata " a vantaggio di tutti i condomini" e nell'ottica del minor disagio alla popolazione del condominio
- la temperatura ed i fumi (misurati con qualche perito - pagato per altro dal proprietario del lastrico - ) NOn erano nocivi nè considerati rischiosi per la salute.
In breve, il tubo è rimasto. Il proprietario ha avuto dal condominio solo una sorta di indennizzo una tantum a titolo di disagio per la perdita del valore vista mare del terrazzo (ma mi diceva ben poco).
Il tema è sempre quello: in assemblea se è stato deliberato con o senza di lei e carico, altezza e fumi di scarico sono a norma non ci si può fare nulla.
Diverso è il caso in cui l'installazione sia avvenuta senza delibera condominiale essendo i muri e le pertienze dello stabile di tutti.
Sapero di essere stato utile.
Saluti