no

Carissimo
provo a risponderti.
All'apertura dell'assemblea il Presidente nominato deve verificare le deleghe, anche per prendere atto dei millesimi e dei diritti di voto, quindi delle "teste" rappresentate. Come sai millesimi più teste costituiscono gli elementi per la validità di costituzione e voto, secondo i vari quorum di legge.
Le deleghe non possono essere intestate al momento o cedute o scritte in bianco.
Qui ovviamente chi può contestarne la validità è essenzialmente il delegante, che un indomani potrebbe invalidare una decisione assunta con una delega non formalmente espressa con correttezza. Vi è ovviamente una responsabilità ben definita dalla legge nel ruolo del Presidente. Le cose devono essere "ultra" chiare all'apertura dell'assemblea e il tutto deve essere verbalizzato in apertura.
Cordialmente
Alberto Berger

ti ringrazio e rivolgo una nuova domanda: nell'ultima assemblea l'amministratore ci ha comunicato che non avevamo i 500 millesimi occorrenti e quindi non avremmo potuto accettare le dimissioni dell'amministratore e neppure riconfermarlo (avevamo 495 millesimi). In seguito ad un diverbio con l'amministratore ho abbandonato l'assemblea annullando anche la presenza di coloro che mi avevano delegato. Leggendo il verbale dell'assemblea che non mi è stato inviato ho potuto appurare che dopo il mio abbandono dell'assemblea è stata inserita una delega che ha permesso il proseguimento dell'assemblea per approvare i bilanci arretrati. Se tale delega fosse stata proposta prima del mio abbandono avremmo potuto approvare tutto con la presenza di oltre 600 millesimi. E' accettabile che le deleghe escano quando capita? Si può fare qualcosa per annullare la seduta e imporre all'amministratore la riscossione forzosa dei crediti che ha dichiarato pubblicamente di non voler attuare? grazie ancora

scusate, devo precisare che un condomino mi ha prestato la sua copia del verbale dell'assemblea

Provo a risponderti.
Cosa significa "è stata inserita" una ulteriore delega.
Può succedere che ad assemblea inoltrata si presenti all'assemblea un ritardatario con una delega.
L'assemblea o meglio il Presidente dell'assemblea può decidere se accettare l'ingresso in assemblea in ritardo e annota l'ora e la nuova presenza. Da quel momento cambiano i millesimi.
Se però uno prima abbandona l'assemblea, come nel tuo caso e decade la presenza dei millesimi necessari per una delibera, purtroppo la votazione di principio non può essere messa ai voti.
Mi pare però anche che con la tua presenza e con le Tue deleghe non si arrivava al quorum necessario per la sostituzione dell'amministratore.
Devo però dire che da mediatore ho affrontato questo tema anche di recente.
Parliamo di dimissioni di un amministratore e nuova nomina.
Le dimissioni possono essere presentate se all'ordine del giorno o sono improvvise per abbandono dell'amministratore.
L'assemblea non può dismettere se non con un'azione di revoca l'amministratore autoconvocando l'assemblea, cioè con la richiesta di almeno due condomini, con un ordine del giorno preciso, con la richiesta all'amministratore di convocare l'assemblea richiesta dai condomini (autconvocazione).
Il momento che deve decorrere tra le dimissioni accettate e la ricerca con presentazione di nuovi preventivi è necessario, perché ogni condomino ha diritto di proporre un nuovo amministratore e deve essere dato trasparentemente il tempo per questa informativa e richiesta.
Altrimenti si incorre nei trucchetti di "sostituzioni" preparate da pochi, quasi un "golpe" strategico.
Per me è impugnabile l'elezione di un nuovo amministratore nella stessa assemblea dove si comunicano le dimissioni, non indicate nella convocazione.
Occorre chiarezza e trasparenza per tutti condomini, specialmente per gli assenti. Ciò è tutelato dalla legge.

Cordialmente
Alberto

All'inizio dell'assemblea l'amministratore aveva dichiarato che non c'erano i 500 millesimi occorrenti per le dimissioni ed il rinnovo del suo incarico. Chiedo se sia valida la delega presentata successivamente alla mia uscita. In pratica l'amministartore l'ha tenuto nascosta presentandola solo quando gli ha fatto comodo.

Purtroppo ho un'altra domanda: nel verbale dell'assemblea non risulta il fatto che ero presente ed ho abbandonato l'assemblea: Il mio aver abbandonato l'assemblea andava verbalizzato? Il presidente non era stato ancora eletto.

In realtà penso che l'amministratore sia stato il segretario e vi sia stato un Presidente, il quale è il vero responsabile delle verifiche su millesimi, deleghe, persone presenti.
Come detto, se non arriva alla porta un ritardatario, proprietario o delegato, non si possono a mio avviso presentare deleghe a metà assemblea. E' del resto logico che all'apertura si verifichino i presenti ed i delegati e si verbalizzi il tutto.
Ogni variazione, anche per abbandono di assemblea deve essere verbalizzata, perchè varia il quorum da quel momento, per decisioni future.
Se manca verbalizzazione di questi fatti, l'assemblea e le sue decisioni sono impugnabili e consiglio un'istanza di mediazione chiamato per parti in causa il condominio ed anche in aggiunta, come altra parte convocata, il Presidente dell'assemblea.
Il termine, per te che eri presente è di 30 giorni dall'assemblea.
E' da verificare se quindi decisioni prese grazie a questo trucchetto di deleghe presentate estratte dal cilindro del mago in corso di assemblea hanno reso possibili votazioni precedentemente non possibili per mancanza di quorum previsto.
Se il tutto era comunque ininfluente, ma non mi sembra di leggere così, è da valutare se conveniente.
Cordialmente
Alberto

grazie per le risposte, precise ed esaurienti. Cercherò di farne buon uso